In questa rubrica presentiamo opere di scrittrici e scrittori alle loro prime pubblicazioni, come anche di autrici ed autori già affermati. Promuovere il libro e la lettura è soprattutto un piacere di cui non vogliamo privarci e cerchiamo di farlo al meglio delle nostre possibilità. In questa pagina troverete la recenzione del "libro del giorno", ma anche il catalogo dei libri già recensiti e la raccolta delle recensioni già pubblicate .
La produzione letteraria italiana ed internazionale ci consente di guardare con speranza al futuro del libro e della lettura, ma sappiamo anche che la strada degli autori non è priva di ostacoli e, nel nostro piccolo, cerchiamo di rimuovere almeno un sassolino dal loro percorso.
Alle scrittrici e agli scrittori di cui già abbiamo proposto le opere, come anche a quanti ci consentiranno il privilegio di farlo, auguriamo un futuro luminoso che li ripaghi delle difficoltà che potranno incontrare e dell’impegno che dovranno profondere nel loro lavoro.
A quanti seguono la nostra rubrica, chiediamo di regalarsi, se è possibile, qualche momento di distacco dalle difficoltà e dalle preoccupazioni quotidiane, che oggi non sono poche e non sono lievi. La lettura è un buon modo per farlo e in questa raccolta può essere trovata, almeno lo speriamo, qualche indicazione per orientare le scelte.
Saremo grati a quanti vorranno consigliarci qualche miglioramento da apportare al nostro lavoro, questo ci darà modo di crescere e di assicurare servizi bibliotecari sempre più puntuali.
Buona lettura a tutti dai volontari della biblioteca “Don Peppino Lannia”
(Volontari della biblioteca Don Peppino Lannia)
Come può una bambina di tre anni essere più pronta a scoprire
chi la può amare veramente rispetto ad un adulto? È una
domanda ovvia che ti viene spontanea appena inizi a leggere
questo libro.
Una vicenda a dir poco assurda ma così avvincente che a tratti
può sembrare fantasia. Ma invece ti ritrovi a rivedere momenti
della tua vita che tanto assomigliano a quelli dei protagonisti.
La storia ha inizio in modo tragico con il suicidio di Nora, la
mamma biologica di Matilde, proprio nel giorno del suo
anniversario di matrimonio con Max, il papà di Matilde.
È proprio la bambina ad individuare in un ristorante quella che
sarà la sua mamma per destino. Sarà stato un caso o entra in
gioco “ l’ossitocina” l’ormone dell’amore che si produce tra
persone che stanno bene insieme?
Questo è l’enigma che la psicoterapeuta cercherà di spiegare a
Sofia, colei che Matilde ha scelto come madre per destino.
Una storia avvincente dove una bambina di tre anni riesce a
cambiare il corso degli eventi delle persone a lei più care, e ci fa
capire come a volte i bambini sono più consapevoli di noi adulti.
Ed è quello che è capitato ai personaggi di questo libro che si
sono lasciati guidare dagli “ occhi di Matilde”.
Non ci resta che aspettare il prossimo libro!
Tutti i testi recensiti, sono presenti nel nostro catalogo è potete prenotarli con il servizio di prestito bibliotecario ????.
Amori adolescenziali, passioni seducenti, una ragazza alle prese con la sua psiche, una donna che perde momentaneamente la memoria ma ritrova se stessa,un ragazzo che ha per amici quattro marziani immaginari, un uomo che viene salvato costantemente da tre angeli custodi che altri non sono se non tre ex conquiste, sono alcuni dei racconti tra fantasia e realtà che vengono proposti in questo libro. In “ PIÚ VITE” l’autore ci mette di fronte alle difficoltà che ognuno può incontrare nel corso della vita, ma è proprio in questi momenti che emergono le migliori qualità delle persone, proprio come accade ai personaggi di questi racconti. È un libro da leggere perché ci permette di viaggiare nelle avventure dei protagonisti e perché no di trovare magari soluzioni a problemi analoghi.
PICCOLE VITE
Tre storie che l’autore ci presenta per aiutarci a capire come superare alcune difficoltà che vengono espresse attraverso le emozioni dei nostri personaggi.
C’è chi teme il giudizio degli altri ( Tiglio il coniglio), chi si sente diverso e teme di essere inferiore agli altri ( Cibolandia), e infine chi non riesce a controllare le proprie emozioni( Grillo Strillo). Ogni storia ci insegna che non dobbiamo sempre dimostrare a noi stessi quanto valiamo nei confronti degli altri , che ognuno ha una propria personalità, e che ogni cosa deve essere fatta a tempo debito, al momento giusto.
Questo è un libro che consiglio di leggere non solo ai bambini per la semplicità dei caratteri usati e illustrazioni così ben articolate, ma anche e soprattutto agli adulti, che possono trarre spunto per educare i propri figli.
In un mondo di uomini, dove la forza e il coraggio erano considerati appannaggio di un genere più che di un altro, in cui una donna doveva impegnarsi il doppio di un uomo per ottenere riconoscimento, in un’epoca in cui le donne si dedicavano alle tele, all’ago, si fa largo una figura semi-leggendaria: Maria Puteolana.
Siamo nel 1324 quando Napoli era la capitale del regno di Sicilia sotto il dominio degli Angioini.
È proprio qui che il grande poeta Francesco Petrarca incontra la Virago Maria e ne dà testimonianza:
«…ma oggi, quando si è fatta innanzi e mi ha salutato, bardata da guerra e al comando di un manipolo di soldati, ne sono rimasto sbalordito. Poi sotto quell’elmo ho riconosciuto la sua femminilità».
L’autrice è riuscita a creare una storia molto accattivante intorno all’evento che ha scatenato in Maria questo desiderio di diventare una guerriera. Con una serie di flashback in punta di morte ci fa ripercorrere tutti i momenti salienti della sua vita.
Un libro
da leggere tutto di un fiato per scoprire gli intrighi che hanno caratterizzato
il periodo angioino nella città di Napoli ma soprattutto di Pozzuoli, di cui
entrambe sono gloriose cittadine.
Teresa Cautiero
Ho (quasi) messo a posto i miei libri
(Diario fra il Covid e la maturità)
di Giulia Canteri
VJ Edizioni
Giulia Canteri è una diciottenne veneta che frequenta la quinta superiore e che si appresta ad affrontare un passo importante, la maturità. Purtroppo, il Covid stravolge tutto e ci costringe a restare chiusi in casa a causa del lockdown generale. È in quel clima che nasce questo libro, scritto sotto forma di diario nel periodo che va dal 25 marzo al 3 maggio 2020.
Il libro è animato da momenti nostalgici e introspettivi, dove l'autrice mette a nudo la sua anima con passaggi ironici e commoventi, dove emerge il ritratto di una ragazza estremamente profonda e matura rispetto alla sua età. Capace di trovare bellezza anche nelle cose più semplici e quotidiane.
Pagine ben scritte, con notevoli sequenze descrittive e numerosi spunti di riflessione che lettori coetanei dell'autrice, e non solo, sicuramente apprezzeranno. Ciò che maggiormente emerge è però l'assoluta sincerità, la mancanza di filtri con cui Giulia Canteri presenta sé stessa e il suo mondo, fatto di amici, familiari, insegnanti e storie che escono (ed entrano) da quei libri che, un po' alla volta ha cominciato a mettere al loro posto.
“Ho (quasi) messo a posto tutti i miei libri” è l’istantanea di alcune settimane, racconti di vita vera che fanno riflettere senza mai risultare pesanti o tediosi, una storia da leggere perché scritta da una ragazza molto promettente.
Recensione di Teresa Cautiero
“…Nulla al mondo ti rende più libera della conoscenza, niente ti apre la mente più della lettura, perché la letteratura, e la scrittura, ti fanno diventare una persona migliore...”
Con i concetti espressi in questa breve frase, Patrizia De Rossi, giornalista, autrice e conduttrice di programmi radiofonici, direttore responsabile di un periodico di musica e spettacolo, nonché valente scrittrice, accoglie i visitatori della sua pagina web. Sono concetti ampiamente condivisi, la cui validità, che non può essere disgiunta dalle caratteristiche di ciò che si legge, è ampiamente ravvisabile negli scritti di Patrizia De Rossi e quindi anche nel suo libro “Maneskin -Italian Rock 2.0” pubblicato nel 2022 da Diarkos Editore.
Già autrice di opere che trattano di famosi cantanti, Patrizia De Rossi, con il libro “Maneskin- Italian Rock 2.0”, ci porta a conoscere una band italiana che, in pochissimo tempo, ha raggiunto alti livelli di gradimento, specialmente tra i giovanissimi.
Il libro è un’istantanea con cui l’autrice, molto attenta nel mantenere nell’inquadratura tutti i particolari più significativi, fissa sul rullino del suo libro la folgorante carriera di un gruppo musicale italiano che sta riscuotendo significativi successi anche all’estero.
Patrizia De Rossi, racconta la storia dei Maneskin (trad.: chiaro di luna) a partire dalla formazione del loro nucleo originale, ma anche l’evoluzione del loro sound e del look con cui si propongono nei loro concerti, intercalando il suo scritto con pagine in cui, i singoli componenti del gruppo, raccontano se stessi rivelandoci che, per assicurare al loro pubblico il meglio di se stessi ( un plauso alla professionalità), si impongo regole di vita chiarissime, in cui non trovano posto né il cibo spazzatura e né, tantomeno, l’alcol e le ore piccole (un salutare messaggio alle giovani generazioni).
Lo scritto di Patrizia De Rossi non è avaro di date, di nomi e di notizie in merito all’ascesa del gruppo, ma non vuole essere e non è un annuario. Infatti scorre leggero come un racconto, in cui gioca un ruolo importante l’entusiasmo con cui l’autrice ci porta a conoscere i Maneskin. Leggendolo, ci si immerge in una cronaca puntuale di un attuale, interessante momento culturale sulla cui tenuta, che a tutt’oggi non è in discussione, date le numerose variabili che interessano tra gli altri anche l’ambito musicale, solo il tempo potrà esprimere un giudizio definitivo.
NON FATE I BRAVI
di NADIA TOFFA
(Tascabili degli Editori Associati s.r.l. - Chiarelettere Editore s.r.l. - maggio 2021 )
Nel 2018, Maurizio Costanzo, giornalista e comunicatore eccelso spentosi solo pochi giorni fa, ospite in una trasmissione condotta da Massimo Giletti, definì: parentela mediatica, il rapporto che negli anni si instaura tra chi fa televisione e chi segue a casa e, in solo due parole, riuscì a sintetizzare il legame complesso e forte che, in alcuni casi, unisce persone che mai avranno modo di stabilire un rapporto diretto.
Nel caso di Nadia Toffa e del rapporto che la legava al suo immenso pubblico, a mio avviso, parentela mediatica, è una definizione "quasi" perfetta. Quasi, perché per ciò che ci lascia, dedicandoci gli ultimi istanti della sua breve vita, e per quello che racconta don Maurizio Patriciello nell'appendice di "Non fate i bravi", Nadia è stata qualcosa in più di un parente mediatico. E' stata, per molti, un riferimento concreto, diretto e, soprattutto, certo.
Spentasi prematuramente, Nadia ci ha voluto lasciare, in un’edizione postuma curata dalla madre, i pensieri che le hanno affollato la mente negli ultimi mesi di vita.
"Non fate i bravi" non è un libro, è una poesia lunga 162 pagine. E’ un inno alla vita e un messaggio, quasi una guida su come viverla apprezzandone ogni singolo minuto come un dono ineguagliabile, e non cedendo all’insoddisfazione perché “..spreca attimi di gioia”.
Per Nadia l’uomo deve veramente prendere spunto dal creato “…; i fiori, le piante, le farfalle sorridono, tutto evolve, cresce silenziosamente in armonia; le stelle brillano senza far fatica; il sole sorge, cioè nasce e tramonta, dunque muore senza tristezza ma anzi sorridendo; e questo ogni santo giorno…..Solleviamo le braccia al cielo in un inno alla vita. Stupiamoci di questo miracolo….non diamolo per scontato…è un regalo che ci viene offerto senza un’occasione speciale…proviamo anche noi ad essere felici senza motivo.
I pensieri di Nadia Toffa sono un fiume a cui la pioggia di una tempesta devastante e inarrestabile ha dato un immenso, vitale vigore. Un fiume in piena che, nel suo percorso che sa essere breve, vuole disperdere la sua forza in rigagnoli che restituiscano fertilità ad una pianura arsa.
In ciò che ha scritto nulla cede al suo stato, niente cede all’autocommiserazione, ma molto dona, soprattutto coraggio: “….errori, non abbiatene paura. Chi non sbaglia si perde una sensazione intima e tenera. Coccoliamo i nostri sbagli, tutti in fondo prendono abbagli; non abbandoniamoli, facciamone tesoro. Karma e sangue freddo…..”
Leggendo “Non fate i bravi” Nadia Toffa ci ha gridato che il vero senso della vita è la vita stessa e, alla vita, ha riservato gli ultimi, accorati tre versi che chiudono la sua lunga poesia:
“Ti scongiuro, non mi chiamare;
in questa candida bellezza
vorrei ancora un pochino danzare”
Credo che molti abbiano già letto questo libro, ma spero che altri ancora lo leggano, perché Nadia Toffa era molto più di una parente oltre lo schermo televisivo.
Claudia Cicale
Campania 1943 è una collana che conta sei volumi e che, come spiega autore, Simon Pocock, nato a Bedford (GB) nel 1951, laureato in lingua e letteratura italiana all’Università di Londra, vissuto per molti anni a Napoli, storico e docente universitario, “…si prefigge lo scopo di ampliare, affiancare e amalgamare le diverse narrative, civili e militari, che già esistono sulla storia della seconda guerra mondiale in Campania. Il mio primo obiettivo era la verifica e/o il chiarimento dei tanti episodi già riportati nella letteratura esistente - in maniera spesso non coerente dal punto di vista cronologico o geografico ma con il passare del tempo sono venuti fuori tanti altri episodi che a loro volta richiedevano indagini più approfondite. Oltre alla tradizionale bibliografia letteraria e archivistica, quindi, ho voluto anche interpellare centinaia di testimoni italiani nei territori interessati, visitando più volte tutti i luoghi che venivano evidenziati durante il corso delle mie letture, consultazioni e colloqui".
La pubblicazione delle opere che compongono la collana non è recente. Infatti Simon Pocock ha dato avvio al progetto nel 2000 e, a nostro avviso, l’impegno profuso dall’autore sia nella ricerca che nella raccolta di testimonianze, ha dato vita ad una memoria preziosa e puntuale degli eventi che, nel corso della seconda guerra mondiale, interessarono la Campania e, nell’ambito della stessa, molti comuni delle sue province.
La collana “Campania 1943” è cronaca asettica e testimonianza diretta di eventi che non dovremmo dimenticare, ma è anche un’opera che, oggi, ci offre momenti di ineludibile riflessione, perché la guerra è tornata a toccare l’Europa con la sua devastante violenza.
Forse la memoria di un vissuto non troppo lontano e le tragiche ombre che oscurano il nostro Continente ci consentiranno di comprendere pienamente il significato e i valori della pace.
Biblioteca Don Peppino Lannia
Parrocchia SS. Salvatore
Viale Nikita Kruscev 21-23
80078 Pozzuoli (NA)
Italia